Proprio così, in piena zona rossa per tutto il Piemonte ma per il sottoscritto non cambia nulla, le riprese fotografiche non possono aspettare. Già questo è un periodo un po strano per via del paesaggi offerti, siamo agli inizi del disgelo in quota, gli scenari non sono interessantissimi sotto il punto di vista fotografico, offrono pochissimi spunti di ripresa. Cominciano a riaffiorare dalla neve i primi pendii erbosi quelli rigorosamente a sud, le temperature si alzano ma per le fioriture tipiche primaverili fatte di crocus occorre aspettare ancora qualche settimana. Per il disgelo dei laghi minimo ancora in mese, oltretutto questo è il periodo più pericoloso per la neve che scarica , occorre molta prudenza passare sotto i pendii carichi ancora di neve, anzi, meglio non passarci sotto per niente.
Di itinerari possibili non c’è ne sono molti, io opto ancora una volta per la bocchetta di Scarpia e poi una volta li e valutando le condizioni della neve deciderò se salire sul monte Sangiatto oppure al monte Corbernas, che era già stato la meta della mia ultima uscita.

In questo periodo la neve è bruttissima, con le temperature che si alzano di giorno è bagnata e di notte ghiaccia, camminarci sopra non è il massimo e mi tocca avanzare con le ciaspole ai piedi, parto dal parcheggio auto alle 7.30 e dopo due ore e mezza sono alla bocchetta, di salire al Monte Sangiatto non se ne parla , ancora troppa neve dove passa il sentiero mentre al Corbernas la dorsale è completamente senza , quindi decido di salirci.
Una volta raggiunto il punto più alto praticabile piazzo tutto e faccio la prima sequenza mentre mi rilasso con il panorama di oggi, la giornata è calda, sono in t-shirt e la vista a 360 gradi è super, ma dopo un ora è tempo di scendere e so per certo che sarà dura con le ciaspole e la neve marcia.
Ma prima di scendere una foto verso la valle del Poiala merita tutta la fatica salire fino a qua.

Una volta raggiunta l’alpe Sangiatto decido di inoltrarmi nel grande est, almeno ad arrivare a Corte Corbernas dove c’è la baita, detto fatto dopo mezzoretta ci arrivo e ne approfitto per farci una ripresa con la neve che arriva fino a metà baita, è spettacolare.

Finito decido di andare più avanti fino a metà strada da qua e il borgo delle valli, e cosi faccio. Una volta arrivato a destinazione mi fermo dove c’è una bella cornice di neve e la uso come elemento di primo piano mentre sullo sfondo troneggia l’Arbola e più a sinistra la val Deserta.

Una leggera velatura accompagna le mie foto oggi ed è fantastica perchè da movimento alle sequenze e in foto non guasta mai, non mi resta che tornare da dove son arrivato, la neve è talmente marcia che ad ogni passo sento dei tonfi , mette quasi ansia. Arrivato all’alpe Corbernas faccio una deviazione che a breve in mezzo a canali , larici e soprattutto pendii ripidi (per fortuna ho le ciaspole senza non so come avrei fatto) mi porta dove sbuca il sentiero del bosco che collega Devero a Crampiolo, proprio dove c’è una cappelletta. Una ravanata tosta che però mi ha fatto risparmiare tempo e e alla fine anche fatica.